



Una storia di sangue, ispirata all’orgogliosa vita di Paska Devaddis, la sfilata di Antonio Marras. Un vero show dove le modelle falcano sotto le tempestose “cavalcate di razza” . Donne che ripercorrono la vita della giovinetta capace di trottare e sparare come i suoi compagni di latitanza: un vero maschiaccio. Femminilità miscelata al rigore virile, rustici dettagli che richiamano le lontane terre di campagna, amazzoni predisposte alla vita randagia ma con grande gusto. Un’interpretazione della “semplicità” quasi contadina e l’originalità dei tessuti particolari , cappotti maschili rattoppati con inserti di pelliccia così vitali per affrontare le notti all’addiaccio. Cappotti trovati, smontati e ricuciti a misura di donna, esile e minuta. Pellicce importanti indossate con gioielli preziosi. Mantelle avvolgenti, maglie over size, gonne a pieghe, gilet e guanti, tessuti a prova di freddo. Severità dettate dai panni double, dalle lane cotte e infeltrite, con l’accenno al collegiale tweed. Un vintage di nuova reinterpretazione quella di Marras, che “svela la femminilità” con pizzi chantilly, velluti pannè, rasi martellati e jersey. Una collezione che vuole diventare leggenda, come il personaggio di Paska.
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