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Howard Hodgkin in mostra alla Gagosian Gallery di Roma

HOWARD HODGKIN Wet Evening, 2009-12 Oil on wood, 42 1/2 x 57 1/4 inches (108 x 145.4 cm)

Howard Hodgkin , vent’anni dopo.  L’artista londinese torna a Roma per la prima volta dal 1992, anno a cui risale “Seven Small Paintings”, la mostra a lui dedicata, ospitata dalla British School. La Gagosian Gallery nella sede di via Crispi presenta i nuovi lavori del pittore  in una mostra dall’emblematico titolo “New Paintings”, visitabile fino a sabato 4 maggio 2013.
Hodgkin vive e lavora a Londra, dove è nato nel 1932. Ha alle spalle una carriera artistica pluridecennale, importanti mostre, retrospettive e personali in spazi espositivi di respiro internazionale.

Howard Hodgkin’s ‘Dinner at Smith Square’, Oil painting on board and wood support: 946 x 1251 mm

I suoi dipinti accolgono in egual misura spontaneità, schiettezza, riflessione e sentimento. Dietro un’apparente casualità si cela un lungo processo di esecuzione, che può durare due o tre anni; anche una singola pennellata, traduzione artistica dell’elaborazione di un pensiero, può arrivare dopo un anno di riflessioni. D’altra parte Hodgkin stesso afferma : “non credo si possa dipingere con leggerezza. E’ un’attività che prendo molto sul serio”.

Moss, 2011–12 – Oil on wood – 23 7/8 x 28 1/4 inches (60.6 x 71.8 cm)

La pennellata decisa e marcata, la trama ampia e complessa, la ricca cromia e l’intreccio di chiari e scuri sono elementi che caratterizzano le sue opere, rivelando l’imponente gestualità della realizzazione. I suoi lavori evidenziano come il processo artistico, fortemente impregnato di carica emotiva, sia frutto del rapporto esistente tra mano, occhi e memoria. Ricordi, luoghi e conoscenze della vita quotidiana ispirano i suoi soggetti, la cui presenza rimane però  allusiva e frammentaria, ponendo resistenza all’interpretazione. Sono i titoli a ricondurre alla concretezza di qualcosa di reale. Come Red Sky at Night, dal rosso saturo e corposo, o Dark Cloud la cui atmosfera richiede pennellate cupe. Le cornici e i supporti d legno che vengono dipinti sono sia oggetti funzionali che parte integrante dell’opera; andando oltre i confini della cornice le opere assumono una doppia valenza: sono al contempo entità autonome e piccola parte della più ampia realtà estetica che va ben aldilà dei loro confini. Nel suo approccio alla pittura, intesa sia come linguaggio intellettuale che come pura espressione, Hodgkin ignora gli opposti della tradizione pittorica, quali l’astrazione e il figurativo, il passato e il presente, la tela e la cornice.

Un artista complesso, che ci ricorda un po’ Degas in chiave contemporanea. Da vedere.

 




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