La Pep Art fa moda.
Pep Marchegiani è un artista, un designer, un abruzzese doc. Lo abbiamo intervistato e fotografato sigaretta accesa tra le labbra. Mi ha sorpreso questo dettaglio perchè da qualche anno quando intervistiamo personaggi pubblici, designer, modelle, artisti, esponenti della cultura o dello spettacolo, siamo certi che non gradiscano essere ritratti in atteggiamenti non convenzionali o diremmo “Not Politically Correct”.
Ecco Pep è proprio così “politicamente scorretto”, genuino, un personaggio che colpisce con la sua arte immaginifica proprio la dove l’ipocrisia del pensare comune è più forte. Così deve essere la Pop Art, smitizzante, attenta agli eccessi della società , di cui ne mette in luce le storture. Siamo andati a trovarlo nel suo Spazio Pep a Pescara. Smascherare la realtà che ci circonda, essere anti-convenzionale e riflettere sui fatti contemporanei, vedendoli in una chiave irriverente e satirica, ricca di “folklore” moderno, è per Pep un’esigenza impellente, che riesce a trasporre sulle tele, e sulle sue ormai acclamate T-Shirt, ma credo dovremmo chiamarle t-shART.
Troviamo i Pep-sonaggi delle sue opere, che sono sempre ispirati alla attualità politica o all’immaginario storico della società moderna (da Walt Disney a Charlot, da Hitler a Dalì, da Giovanni Falcone a Madre Teresa).
E’ il destino della Pop-Art quello di impadronirsi degli strumenti e delle modalità della società consumistica per diffondere il proprio pensiero, e la moda è il terreno di gioco oggi più congeniale per diffondere un pensiero. La moda è per Pep un fatto naturale, visto il suo background professionale da stilista per diversi affermati brand di abbigliamento giovanile.
“Oggi non c’è spazio per i giovani” ci dice ” la moda, che è un processo creativo, o dovrebbe esserlo, è regolata da persone che sono esclusivamente dei manager, gestiscono la creatività come un fatto contabile o esclusivamente commerciale” e aggiunge ” in questo contesto è difficile provocare dei cambiamenti e per un giovane l’orizzonte è quello di stare in stage per lunghi periodi al servizio di questi meccanismi“.
In effetti quello che Pep ci racconta, non è lontano dalla realtà, e ciò appare ancora più evidente in momenti di crisi come l’attuale. Ma il vero artista è come un fluido, non si può inquadrarlo in una sola forma, si espande, e così fa Pep Marchegiani, che espone in diverse gallerie d’Italia, in mostre itineranti e firma contratti di licenza per le sue opere portando il suo pensiero nella direzione artistica di alcune linee di abbigliamento .
“Penso che nonostante tutto sia un buon momento per la moda, e per quella italiana, perchè credo che la rivoluzione verrà proprio dal basso, dai piccoli, dalla qualità che abbiamo in Italia, che si manifesta nei produttori che fino ad ieri lavoravano per le griffe affermate e che oggi dimostrano una vitalità, una resistenza ed una volontà eccezionali“
Politicamente scorretto, come deve essere un artista, Pep Marchegiani (1971 – 2071) , ci sorprende per l’ironia e l’ottimismo che esprime , nonostante tutto. E’ la Pep-Art.
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