Nuovi trend sulle passerelle: alla Fashion Week di New York sono gli occhiali di Google la novità
Abbiamo filmato molte volte le sfilate di New York, ed ogni anno durante la Fashion week nella “Grande Mela”, la tecnologia è sempre un po’ migliore rispetto alla stagione precedente. Quest’anno durante le sfilate e nel backstage invece di voluminose telecamere per il broadcasting o portabili Videocamere in HD, e oltre ai consueti Smartphone , hanno fatto la loro comparsa i Google Glass, protagonisti anche di un’apparizione sulla passerella, indossati da Sergey Brin (co-fondatore del colosso californiano) e da alcuni importanti esponenti della moda mondiale. Durante l’ evento gli occhiali futuristici della BigG hanno filmato, fotografato e documentato la preparazione e la sfilata delle modelle
Per una volta parliamo della sfilata di Diane von Furstenberg non per le creazioni in tessuto ma per quelle tecnologiche come i Google Glass che hanno catturato l’attenzione di tutti i presenti. Grazie a questi costosi occhiali ( solo tra poco disponibili ma negli Stati Uniti e per gli addetti ai lavori al modico costo di 1500 $) è stato realizzato un resoconto del backstage della Fashion Week con protagonisti stilisti, modelle e tutto ciò che circonda il mondo della moda.
Google lancia un attacco ai patiti della “tavoletta” Ipad? Certamente questo pre-debutto alle sfilate newyorkesi è un’ottima pubblicità per la casa di Mountain View nota per il motore di ricerca Google, per il sistema operativo Android e per una serie di servizi via web come Gmail, Google Maps, Youtube. Proprio il sistema operativo Android, oggi installato sulla maggiorparte dei Tablet e degli Smartphone nel mondo , con oltre 450 milioni di applicazioni , sarebbe l’autentica minaccia per Apple.
C’è da immaginare che dal 2014 molti blogger è fashion victim, abbandoneranno l’Ipad in valigia per indossare alle sfilate i meno ingombranti occhiali di Google che a quanto sembra si confermano anche accessorio di moda. Il Video sarà pubblicato sul social del motore di ricerca e, c’è da sperare che stavolta non si scateni una guerra di brevetti tra i ragazzi di Cupertino e quelli di Mountain View.
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