Uno sguardo a est di Porto Rico: Tony Ward e l’ haute couture estiva immersa nella natura
La terza maratona giornaliera di AltaRoma si chiude con Tony Ward. Lo stilista libanese sceglie le Isole Vergini come fonte d’ispirazione per la sua collezione primavera estate 2012. La natura e i colori dell’arcipelago del Mar dei Caraibi hanno convinto lo stilista libanese a volgere lo sguardo ad est di Porto Rico, regalando con il suo defilé un gran finale al pubblico di S. Spirito in Sassia, tra cui figuravano la cantante statunitense Amy Stewart e Luigi Borbone.
Il primo abito a sfilare è un mini dress aderentissimo. La fame degli occhi è appagata da un orlo trasparente in pizzo. Oltre agli scolli vertiginosi che lasciano scoperta tutta la schiena, di notevole interesse è anche il mini tailleur bianco dai pantaloncini brillanti.
I tagli curvilinei degli abiti evocano il movimento dei flutti increspati; il risultato è ottimale, potendo contare su tessuti fluidi come lo chiffon e la seta. La natura incontaminata delle Isole Vergini accompagna per mano la visione cromatica di Ward, che, attinge anche ai colori dalla barriera corallina australiana. Il giallo sulfureo, il rosa, l’argento ed il bianco, ma anche tonalità più chiare come il verde acqua dell’Oceano Pacifico.
La smisurata distesa di blu scorre nelle pieghe degli abiti, esclusivamente da sera, per una collezione che premia lo scintillio e l’originalità. Nel corso del defilé si scorgono corpetti aderenti, atti ad evidenziare il decolté, e abiti dai profondi spacchi frontali.
Alcune creazioni apparentemente leggere e voluminose rivelano, grazie a un gioco di trasparenze, un cuore, nascosto sotto balze e veli, di un abito sottostante a sirena, fasciante. Per non mettere nell’ombra la potenza espressiva di questi capi di lusso, i capelli vengono tirati al massimo, per ottenere un liscio perfetto e brillante. Il merito di questa scelta oculata va agli hairstylist Ciuti&Ciuti, ambasciatori L’Oréal Professionnel.
Un Ward anche hi-tech che ha impiegato ben novecento metri di filo metallico per realizzare un vestito eccezionale impreziosito da pizzo e fili di seta.
Immancabile, in un perfetto stile Ward, il grande colletto che arriva a coprire parte delle spalle legandosi poi al resto dell’abito. L’effetto è quello di un prezioso collier che, sfidando le leggi della gravità, regge fiero, in modo quasi circense, un importante vestito argenteo con strascico avvalendosi solo dell’aiuto di ricamo verticale che scende dal collo fino ad arrivare al seno. Un vero e proprio gioco da illusionista!
Anche nella passata edizione di AltaRoma AltaModa Ward ci aveva deliziati con questa maestria ingegneristica, ma, che dire, è sempre come la prima volta.
E chi non vorrebbe sposarsi con un abito come quello messo a punto dal designer libanese? Sarà anche merito degli gli studi effettuati in Francia, dei lavori per grandi firme come Dior e Chloé, ma resta ancora inspiegabile come riesca a generare un’immagine femminile tanto aristocratica. Lo charm di una donna che si appresta pronunciare il fatidico sì è evidenziato da un delizioso cappellino che ricorda i fasti di Versailles.
Tony Ward: sì, lo voglio.
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